Rifletto sulla storia che voglio
raccontare; Pondero le conseguenze di ciò che pubblico; Calibro
toni e linguaggio della comunicazione; Verifico le informazioni
che diffondo: sono alcuni dei ‘precetti’ del Manifesto del
Narratore Digitale Consapevole. Un decalogo ideato e diffuso da
“Il piacere di raccontare”, la community online di oltre 500mila
persone appassionate di cultura.
In occasione del decimo anniversario dalla sua fondazione ha
lanciato questa proposta che ha già raccolto le prime adesioni
che vedono, tra i
firmatari, esponenti del mondo della cultura e delle imprese,
scrittori, giornalisti, docenti e appassionati di libri, arte e
cultura.
Fondata da Elena Salem, giornalista e scrittrice e
amministratore delegato di Amaranto Società Benefit, Il piacere
di raccontare raccoglie persone tra Facebook, Instagram e il
sito, provenienti da tutto il territorio nazionale che
condividono la passione per scrittura, lettura, arte, cultura e
solidarietà.
“Abbiamo realizzato il Manifesto partendo dalla nostra
esperienza perché siamo convinti che chiunque pubblichi, esprima
opinioni o condivida post sui social e sul web debba essere
consapevole delle ripercussioni che i suoi contenuti possono
provocare tra i lettori” dice Elena Salem. I temi oggetto dei
dieci punti del Manifesto sono molteplici: dagli scopi della
narrazione all’importanza dell’ascolto e del tono di voce; dall’
inclusività al rispetto per le diversità; dalla verifica delle
informazioni all’impegno contro la manipolazione, dall’uso
consapevole dell’Intelligenza Artificiale fino all’assunzione di
responsabilità dei contenuti pubblicati.
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