Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaInsieme per dire alle donne che non sono sole, per far capire che chi ha subito violenza può ricominciare. Marianna Mammone, in arte Big Mama e Veronica Scopelliti, Noemi, si sono esibite da poco sul palco dell’Alcatraz di Milano, in una performance che ha mostrato tutta la potenza della solidarietà femminile. «Prima pensavo di essere sola a metterci la faccia, a parlare di violenza sulle donne senza aver paura di dire: sono stata stuprata a 16 anni – spiega Mammone – Ora, quando sono sul palco e guardo le altre artiste e gli altri artisti, mi rendo conto che non è così. Ci sono persone che mi tendono la mano e dicono: anche io credo in questa battaglia».«Le donne che hanno subìto violenza possono dare tanto»Big Mama e Noemi fanno parte del laboratorio artistico di Una Nessuna Centomila, fondazione dedicata alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne, fondata nel 2023 da Fiorella Mannoia, Giulia Minoli, Celeste Costantino e Lella Palladino. «Il messaggio che vogliamo lanciare è che si può uscire dalla violenza», sottolinea Noemi. «Io sono stata vittima di violenza, eppure sono qua. Non voglio aver vergogna di raccontare gli abusi che ho subito, voglio che gli altri mi guardino e dicano: se ce l’ha fatta lei, ce la faccio anche io», ribadisce Big Mama, spiegando che le donne con un passato di violenza «non sono farfalle su cui non si può sparare, sono donne che possono e vogliono dare tanto». Tra gli obiettivi di Una nessuna Centomila: supportare i centri antiviolenza e le case rifugio, sostenere l’educazione all’affettività nelle scuole, superare gli stereotipi e i pregiudizi culturali, a partire dalle parole utilizzate anche nel fare musica.Loading…Il ruolo della trap e quello degli adultiMa proprio dalla musica arriva, a volte, un linguaggio violento e sessista, tipico, ad esempio, della trap, ascoltata da giovani e giovanissimi. I brani trap, in cui le donne vengono disprezzate, umiliate, considerate strumenti funzionali al piacere dell’uomo, sono finiti al centro delle polemiche. Il ministero della Cultura si è mosso, il tavolo permanente dell’industria musicale italiana ha avviato un confronto, ribadendo, però, sempre l’autonomia nella libertà di espressione degli artisti. Enzo Mazza, presidente Fimi – Federazione industria musicale italiana – ricorda che esiste già un sistema di allerta per genitori e figli: il logo parental advisory explicit content. Paola Zukar, manager di artisti rap, dichiara che l’arte «non deve per forza avere un ruolo educativo, può essere provocatoria e controcorrente. Ma lasciare questi strumenti in mano a minori, senza il confronto con adulti di riferimento, può essere dannoso». Il messaggio va dunque ai genitori e alla scuola, che devono insegnare alle bambine e ai bambini a vivere le proprie emozioni e ascoltare quelle degli altri. Solo da qui può partire il cambiamento, ne sono convinte anche Marianna Mammone e Veronica Scopelliti.
Per approfondimenti: https://www.ilsole24ore.com/art/big-mama-e-noemi-uscire-violenza-e-possibile-non-siamo-sole-AGimwnGB