La pubblicazione odierna del rapporto sull’occupazione statunitense fornirà ulteriori indicazioni sulla direzione che prenderà la Federal Reserve. Le aspettative degli investitori sono di un mercato del lavoro resiliente, con i dati di luglio che sono stati influenzati da condizioni metereologiche avverse e misure speciali negli stati industriali che dipendono fortemente dalla produzione automobilistica.
Fed pronta ad agire?
Gli ultimi dati economici hanno alimentato le ipotesi che la banca centrale guidata da Jerome Powell inizierà ad abbassare i tassi, nella riunione di questo mese. Guardando ai dati chiave sull’inflazione, la misura preferita dalla Fed, l’inflazione core PCE è aumentata solo dello 0,1%, su base mensile, che nel confronto annuale si traduce in un aumento del 2,6%. Si tratta di un dato ancora superiore all’obiettivo ufficiale del 2%, ma la direzione è quella giusta.
Le aspettative degli addetti ai lavori è che la Fed tagli i tassi di 25 punti base a settembre, e non di 50 punti base, sebbene una minoranza di analisti sia convinta che un dato anche di poco peggiore rispetto alle attese potrebbe costringere la Fed a tagliare il costo del denaro di mezzo punto percentuale. Resta poi d vedere se, entro fine anno, ci sarà un altro intervento delle stesse dimensioni (25 o 50 punti).
Nell’arco di 11 riunioni, spalmate nel periodo compreso tra marzo 2022 e luglio 2023, il FOMC, il braccio di politica monetaria della Fed, ha alzato i tassi di 525 punti base, per cercare di affossare la crescita fuori controllo dell’inflazione negli Stati Uniti. I tassi rimangono ancora inchiodati al range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, al record degli ultimi 23 anni, a cui sono stati alzati l’ultima volta nel luglio del 2023.
Attesa per il Job Report
La borsa di Wall Street si sta preparando a una delle pubblicazioni economiche più importanti dell’anno. Secondo il consensus il rapporto sulle buste paga non agricole mostrerà una crescita di 161.000 unità, nel mese di agosto, rispetto alla crescita precedente di 114.000 unità. Il tasso di disoccupazione è atteso in leggere calo al 4,2% da 4,3%.
Il mercato del lavoro si è raffreddato più velocemente delle aspettative, mettendo in discussione il rapporto odierno sull’occupazione. Il report di luglio ha mostrato una crescita delle buste paga di appena 114.000. Non si è trattato del numero più basso dell’anno, ma ha alimentato ipotesi che la banca centrale, troppo compiacente a un’economia in indebolimento, potesse mantenere alti i tassi di interesse per troppo tempo.
Ciò che è seguito è stata una serie di rapporti secondo cui, l’economia è ancora in piedi, ma le assunzioni rallentano e il settore manifatturiero sta ulteriormente scivolando nella fase di contrazione, dunque è tempo che la Fed inizi a tagliare, prima di rischiare di esagerare con la sua lotta all’inflazione e trascinare l’economia in recessione.
L’ultima cattiva notizia è arrivata, la vigilia, quando la Automated Data Processing (ADP), società di elaborazione delle buste paga, ha stimato la crescita dei posti di lavoro privati di agosto di soli 99.000 unità, il più basso dal gennaio 2021.
Pertanto, i mercati si aspettano che la Fed abbassi i tassi di riferimento di almeno un quarto di punto percentuale, nella prossima riunione che si concluderà il 18 settembre, con la possibilità crescente di una riduzione di mezzo punto. I trader stanno valutando una serie di tagli che ridurrebbero di circa 2,25 punti percentuali il tasso dei fondi federali fino al 2025.