04 settembre 2024 | 11.43
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Complotto per fornire supporto materiale a un’organizzazione terroristica. Per uccidere americani. Per l’uso di armi di distruzione di massa. Di questo sono accusati dagli Stati Uniti i leader di Hamas. L’atto d’accusa contro il leader di Hamas, Yahya Sinwar, e altri esponenti del gruppo è stato reso pubblico mentre i diplomatici americani si apprestano a presentare a Israele e Hamas un’ultima proposta per un accordo che porti al cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri nell’enclave palestinese dall’attacco del 7 ottobre scorso in Israele.
Oltre a Sinwar, le accuse riguardano tre esponenti di Hamas: Ismail Haniyeh, l’ormai ex leader politico del gruppo assassinato alla fine dello scorso luglio a Teheran, Mohammed Deif, comandante militare che Israele afferma di aver ucciso in un’operazione nella Striscia di Gaza a metà luglio, e Marwan Issa, vice comandante del braccio armato di Hamas ucciso a marzo in un’operazione israeliana a Gaza.
Dei sei esponenti di Hamas sotto accusa negli Stati Uniti, altri due – oltre a Sinwar – sarebbero ancora in vita. Khaled Meshal viene descritto dai funzionari americani come capo dell’ufficio della diaspora di Hamas, alla guida delle attività del gruppo fuori dalla Striscia di Gaza e dalla Cisgiordania. L’altro, Ali Baraka, è a capo delle relazioni di Hamas all’estero.
L’atto di accusa, depositato a febbraio presso la corte federale di New York, cita l’attacco del 7 ottobre e descrive un complotto che risale al 1997 per “uccidere cittadini degli Stati Uniti”. Il Dipartimento di Giustizia indaga anche sull’uccisione del 23enne israelo-americano Hersh Goldberg-Polin, che era tra gli ostaggi e il cui corpo senza vita è stato recuperato la scorsa settimana nella Striscia di Gaza.
“Durante l’attacco (del 7 ottobre 2023) – ha affermato in una dichiarazione l’attorney general Merrick Garland – i terroristi di Hamas hanno ucciso civili che tentavano di fuggire e quelli fuggiti nei rifugi antiaerei”. “Hanno ucciso famiglie intere. Hanno ucciso anziani e giovani. Hanno fatto della violenza sessuale contro le donne un’arma”.Le leggi Usa consentono al Dipartimento di Giustizia di incriminare cittadini stranieri per l’uccisione di americani. E Garland in passato aveva chiarito che il Dipartimento indagava sull’uccisione di americani da parte di Hamas. Un punto su cui è tornato anche nelle ultime ore. “Stiamo indagando sull’uccisione di Hersh e su tutti gli omicidi brutali di americani, come atti di terrorismo – ha detto – Continueremo a sostenere lo sforzo del governo intero per riportare a casa gli americani ancora tenuti in ostaggio”. “Vogliamo vedere assicurati alla giustizia i responsabili della morte” di Goldberg-Polin, ha detto ieri il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller. Wsj: “Bozza accordo soddisfa molte richieste Hamas, da Israele concessioni”
Secondo indicato il Wall Street Journal, che cita negoziatori a Washington ed in altre capitali, la bozza di accordo per un cessate il fuoco a Gaza ed il rilascio degli ostaggi su cui trattano i negoziatori soddisfa “la maggior parte” delle richieste di Hamas dal momento che Israele ha fatto “molte concessioni”.
Secondo funzionari dell’Amministrazione Biden, sempre interpellati dal giornale di economia e finanza, la maggior parte dei termini dell’accordo sono stati concordati dalle parti, ma Hamas è la meno disposta ad accettarlo. Inoltre smentiscono la notizia arrivata ieri dalla Turchia sul possibile ritiro di Washington dai negoziati se entro due settimane non sarà arrivata una svolta, sostenendo che l’Amministrazione difficilmente si ritirerà dai colloqui perché vuole fermare la guerra.
I funzionari statunitensi hanno inoltre sostenuto che i prossimi passi delle trattative prevedono un approfondimento della cosiddetta ‘proposta-ponte’ presentata il mese scorso. Nello specifico ci si aspetta che emergano maggiori dettagli su come si svolgeranno gli scambi tra ostaggi e prigionieri palestinesi, cosa potrebbe innescare una ripresa delle ostilità e per quanto tempo le forze israeliane potranno rimanere lungo la Philadelphi Route, al confine tra Gaza e l’Egitto, per impedire a Hamas di contrabbandare armi nell’enclave.
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