Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaUna vera e propria centrale di riciclaggio a Roma al servizio dei clan. È quanto accertato dall’indagine della Direzione investigativa antimafia, al comando del generale Michele Carbone, che ha portato oggi a 18 arresti e al sequestro di beni per oltre 130 milioni. Dall’attività d’indagine, avviata nel 2018 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, al comando del procuratore Francesco Lo Voi, è emersa l’esistenza di due gruppi criminali che riciclavano per vari clan, dai campani ai calabresi, ingenti somme di denaro in diversi settori, in particolare in quello degli idrocarburi e cinematografico. Venivano costituite società “fittizie” per emettere false fatturazioni grazie al supporto fornito da imprenditori e da liberi professionisti compiacenti.Mafia romana, camorra e ’ndranghetaPer gli inquirenti a capo di una delle associazioni c’erano Antonio Nicoletti, figlio dell’ex esponente della Banda della Magliana e Pasquale Lombardi, figura di riferimento nella zona di Aprilia, insieme a esponenti della criminalità organizzata campana. Avrebbero curato gli interessi dei clan di camorra Mazzarella-D’Amico e delle cosche della ’ndrangheta.Loading…A capo del secondo gruppo, collegato al primo, c’erano secondo gli inquirenti Vincenzo Senese, figlio di Michele, Salvatore D’Amico, detto o’ pirata e Roberto Macori, ritenuto alter ego di Mokbel e cresciuto nella destra eversiva all’ombra di Massimo Carminati.Lo scenarioLe indagini hanno centrato il focus sull’esistenza di una complessa rete relazionale gravitante intorno alla famiglia calabrese Gangemi. Da lì sono partite le attività tecniche che hanno consentito di ricostruire le cointeressenze tra la famiglia Gangemi ed i fratelli Nicoletti; poi tra questi e Pasquale Lombardi. Da qui la gestione “operativa” sul territorio.È emersa la presenza stabile e determinante dei principali clan di camorra napoletana, come i D’Amico/Mazzarella: membri del clan, avvalendosi di figure quali Salvatore Pezzella e Daniele Muscariello, hanno utilizzato attività imprenditoriali lecite per riciclare i proventi delle attività camorristiche.
Per approfondimenti: https://www.ilsole24ore.com/art/il-patto-criminale-roma-riciclaggio-camorra-e-ndrangheta-mafia-capitolina-e-destra-eversiva-arresto-18-persone-e-sequestri-130-milioni-AFiew9fC