Ancora una volta è il misterioso
universo della famiglia al centro dello spettacolo in scena al
Teatro Carignano di Torino fino al 24 novembre: I parenti
terribili di Jean Cocteau con la regia di Filippo Dini che, già
regista residente al Teatro Stabile Torino, è tornato in città
dopo avere assunto il ruolo di direttore artistico del Teatro
Stabile del Veneto. Il pubblico lo ha accolto con entusiasmo e
lunghissimi applausi finali.
Commedia e tragedia al tempo stesso, I parenti terribili,
chiude una sorta di ideale trilogia sul tema della famiglia,
come spiega lo stesso Dini, con Casa di bambola di Ibsen e
Agosto ad Osage Country di Tracy Letts. In questo caso una
famiglia estrema, specchio di un disordine che regna nella
definizione di famiglia oggi, luogo di rivalità, di segreti, di
cose indicibili.
La vicenda, terribile e perversa, racconta del rapporto
incestuoso tra madre e figlio, di un marito assente che si trova
un’amante giovane e di una zia che vive con la famiglia della
sorella perché innamorata del marito di lei. Un carrozzone come
si autodefiniscono, tenuti insieme da un legame violento e
malato. Una famiglia davvero terribile, che vive reclusa in se
stessa, avulsa da qualsiasi stimolo esterno e intrappolata in un
intreccio di odi brutali e passioni ossessive. Cocteau ci dice
che tutti i parenti sono terribili, è la famiglia a renderli
terribili, il bisogno di possedere l’altro togliendogli lo
spazio vitale.
Accanto allo stesso Dini – che conferma il suo forte legame
con Torino, chiaramente ricambiato – recitano Milvia Marigliano,
Mariangela Granelli, Giulia Briata, Cosimo Grilli. Le scene sono
di Maria Spazzi, i costumi di Katarina Vukcevic, le luci di
Pasquale Mari, le musiche di Massimo Cordovani. Prodotto dal
Teatro Stabile del Veneto, dal Teatro Stabile di Torino, dalla
Fondazione Teatro di Napoli Teatro Bellini e dal Teatro Stabile
di Bolzano, lo spettacolo è arrivato a Torino dopo il successo
del debutto a Padova.
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