Riforme e investimenti a
tecentosessanta gradi per riportare l’Europa sulla retta via.
Mario Draghi si appresta a svelare lunedì a Bruxelles il suo
report sulla competitività per dare all’Ue nuovo slancio,
permettendole di superare i freni strutturali che le hanno fatto
perdere sempre più terreno nei confronti di Stati Uniti e Cina.
Nel documento, commissionato da Palazzo Berlaymont, l’ex
numero uno della Bce pone l’accento sulla necessità di riforme
senza precedenti “rapide e urgenti” che tocchino tutte le
istituzioni. E, secondo quanto anticipato dallo stesso ex
premier agli ambasciatori dei 27 in Ue, il report si sviluppa in
cinque macro-capitoli: produttività, riduzione delle dipendenze,
clima, inclusione sociale e ricette per i singoli settori sulla
base dei dieci principali dossier economici che riguardano l’Ue.
Le sfide da affrontare vanno dalla mancanza di innovazione ai
prezzi energetici elevati, dai gap tecnologici all’urgente
bisogno di accelerare la digitalizzazione.
Tra gli interventi che Draghi presenterà lunedì mattina alla
squadra di Ursula von der Leyen – e, poco dopo, anche alla
stampa – rientrano misure sull’high tech e l’innovazione, una
maggiore coesione, modifiche alle regole sugli aiuti di Stato
che assicurino parità di condizioni con le altre potenze
mondiali. Le raccomandazioni saranno anche parte delle lettere
di missione che von der Leyen invierà ai nuovi commissari
designati, rappresentando di fatto la bussola della prossima
agenda Ue.
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