«Distribuzione risorse su base popolazione non funziona»«Noi – ha affermato Meloni – per anni abbiamo distribuito la spesa per infrastrutture in base alla distribuzione della popolazione, ma se si utilizza questo parametro qualcosa non funziona, perché al Sud abbiamo un problema di spopolamento legato all’assenza di opportunità, che a sua volta è legata all’assenza di infrastrutture». «a riforma delle politiche di coesione da cui sono nati gli accordi di coesione che finora abbiamo sottoscritto con 18 tra Regioni e Province autonome – ha sottolineato Meloni – non è l’unico tassello della strategia complessiva che cerchiamo di immaginare per il Mezzogiorno d’Italia. Penso che ad esempio, sempre nel decreto coesione, abbiamo istituito il fondo perequativo infrastrutturale, con l’obbligo di destinare il 40% delle risorse per infrastrutture al Sud».«A Bagnoli per dieci anni sono mancate le risorse»«Abbiamo assistito in passato al clamoroso fallimento di Bagnoli futura – ha continuato Meloni -, che avrebbe dovuto portare avanti gli interventi di riqualificazione e ha lasciato il sito incontaminato per il 93% delle aree, mantenendo immutato il disastro ambientale della colata a mare. Bagnoli futura è fallita dieci anni fa e da quel momento si aperto il capitolo del commisariamento dell’area». Secondo la leader di Fdi. «ciò che non ha funzionato in questi dieci anni è che sono mancate le risorse, e questo è il problema che oggi cerchiamo di contribuire a risolvere – ha aggiunto -. Abbiamo riattivato la cabina di regia prevista dalla legge, che ha istituito l’area di crisi, è stato rimodulato il Programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana, e soprattutto ci siamo occupati di individuare le risorse necessarie per fare in modo che gli impegni presi, a differenza di quanto accaduto per tanti anni, non rimanessero scritti sulla sabbia”. Meloni ha ricordato che “su questo sito, a fronte 2 miliardi e 280 milioni necessari a coprire il costo degli interventi di riqualificazione e risanamento, era stata messa disposizione la cifra di 480 milioni: meno di un settimo di quando necessario».«Il consolidamento dell’economia del Sud si muove»Secondo il presidente del Consiglio «il Mezzogiorno ha bisogno di strumenti che consentano di competere ad armi pari, di dimostrare il suo valore e il suo merito. Abbiamo concentrato gli interventi su questa lettura del Sud Italia, abbiamo messo in campo un pacchetto di misure che contribuiscono a consolidare l’economia del Mezzogiorno, e qualcosa pare muoversi. I dati Svimez – ha ricordato Meloni – raccontano che nel 2023 il Pil del Sud è cresciuto di circa mezzo punto più della media nazionale, e non accadeva da 2015. I nuovi occupati sono cresciuti del 2,6% nel Mezzogiorno, a fronte di un tasso medio nazionale dell’1,8%. Ma il dato che mi rende più fiera dice che gli investimenti in opere pubbliche e infrastrutture strategiche sono passati da 8,7 miliardi nel 2022 a 13 miliardi nel 2023, con un aumento attorno al 50%: sono infrastrutture di cittadinanza, la base per costruire pari diritti e pari opportunità per i cittadini di questo territorio».Manfredi: a Bagnoli opera risanamento più importante in Ue«L’area di interesse nazionale Bagnoli-Coroglio è al centro di una delle operazioni di risanamento ambientale e rigenerazione urbana più importanti d’Europa ed è destinata a diventare un grande polo per gli investimenti, sia pubblici che privati». Così Manfredi, nel suo intervento in occasione della firma dell’accordo con la presidente del Consiglio, Meloni, che consentirà il completamento delle bonifiche e il recupero urbanistico dell’ex area Italsider. «Il masterplan – ha evidenziato Manfredi – si fonda su un investimento di oltre 2 miliardi di euro nei prossimi 10 anni tra pubblici e privati» e prevede la realizzazione «di una nuova parte di città, basata sui più innovativi principi progettuali, che coniuga sostenibilità, transizione energetica, green e blue economy, alta formazione e ricerca. Grazie all’impegno e all’attenzione profusa dall’attuale Governo, e dal ministro Fitto in particolare, è stato coperto il fabbisogno complessivo necessario per completare l’intero programma, per ulteriori 1.218 milioni di euro, fondi di cui oggi con la sottoscrizione del protocollo definiamo il dettaglio dell’impiego». ha proseguito Manfredi, ricordando che «già a partire dal 2020, la sottoscrizione di un accordo di programma tra il ministero dell’Ambiente, il commissario straordinario e Invitalia, ha determinato lo stanziamento di circa 480 milioni di euro. Pertanto – ha specificato il sindaco – abbiamo quindi circa 1,7 miliardi di euro che si stanno utilizzando e si utilizzeranno nei prossimi anni per procedere con una roadmap ben chiara di investimenti pubblici, a cui si affiancheranno investimenti privati attratti dal valore di questo luogo».De Luca, Bagnoli? C’è chi fa le cerimonie e chi mette i soldi«No, l’ho salutata come sapete, tutto tranquillo, non ci sono stati problemi particolari. Grande sobrietà. Diciamo che abbiamo mantenuto, se proprio dobbiamo fare un’osservazione, una coerenza rispetto a una tradizione molto diffusa da queste parti, c’è chi caccia i soldi e chi fa le cerimonie. Quindi ho voluto partecipare anche a questa bella cerimonia essendo il principale cacciatore di soldi». Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha risposto così a chi ha chiesto se ci fossero stati “colpi bassi” durante i saluti con Meloni, dopo le scintille di due mesi fa a Caivano. «Lei pensa che io viva di inviti sui palchi? Mi hanno chiamato alla fine a celebrare l’arte e da questo punto di vista sono un poeta», ha aggiunto.
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