Quando si parla di multe, la conversazione non è mai piacevole. Detto ciò, le cose peggiorano ulteriormente e in maniera netta se si discute di un prossimo aumento di quelli che sono i tariffari delle sanzioni previste. Come se non bastasse il caro carburante, ecco una nuova stangata per iniziare il prossimo anno con il piede sbagliato.
Aumento multe 2025
A partire dal 1° gennaio 2025 rispettare le regole della viabilità sarà ancora più importante, per le proprie tasche. Ricevere una multa non è mai piacevole. Non lo era ieri, non lo è oggi e non potrà di certo esserlo domani, considerando come tra poco più di un mese le stesse violazioni avranno un peso maggiore sul nostro conto in banca.
La denuncia giunge da Assoutenti, che ricorda ai cittadini l’esistenza dell’art. 195 del Codice della strada. Cosa prevede? Di fatto si tratta di un aggiornamento automatico delle sanzioni amministrative pecuniarie. Ciò avviene ogni 24 mesi e la percentuale aggiunta è il frutto di un preciso calcolo. Ciò risulta infatti in linea con quanto accertato dall’Istat sulla “variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”.
Una buona notizia unicamente per le casse pubbliche, ovviamente. Occorre però precisare come esista un freno potenziale a tutto ciò. È proprio questo il motivo per il quale Assoutenti sta facendo sentire la propria voce con ampio anticipo, al fine di dare risalto alla notizia e spingere il governo di Giorgia Meloni a una reazione. L’aumento può infatti essere impedito dall’esecutivo, che per ora tace a riguardo.
Quanto pagheremo in più
Non soltanto una generale previsione nefasta, anzi. Si scende nel dettaglio per quanto riguarda il previsto aumento delle multe che riceveremo dal 2025 fino al 2027. Assoutenti sottolinea come le casse pubbliche si siano già arricchite di ben 1,4 miliardi di euro nel solo 2024. Ciò escludendo questa porzione finale, ovviamente. Gli enti locali hanno ancora un bel po’ da guadagnare, dunque, nella speranza di eguagliare il risultato del 2023: 1,8 miliardi di euro.
Il prossimo biennio promette di toccare quota 2 miliardi. Stando all’indice biennale Foi dell’Istat, infatti, l’incremento dovrebbe attestarsi intorno al 6%. Ecco un po’ di esempi pratici, per avere chiare le idee:
uso del cellulare alla guida – + 10 euro, passando da 165 a 175 euro;
divieto di sosta – +3 euro, passando da 42 a 45 euro;
attraversamento con semaforo rosso – +10 euro, passando da 167 a 177 euro;
superamento limite di velocità (da 10 a 40 km/h) – +10 euro, passando da 173 a 183 euro;
superamento limite di velocità (da 40 a 60 km/h) – +33 euro, passando da 543 a 576 euro;
superamento limite di velocità (oltre 60 km/h) – +51 euro, passando da 845 a 896 euro.
Non è l’aumento delle multe a rendere le strade più sicure, come sottolineato dal presidente di Assoutenti Gabriele Melluso: “Perseguire le violazioni stradali è importante perché mettono a rischio la sicurezza pubblica. L’incremento degli importi, però, non garantirà maggiore tutela sulle nostre strade. Siamo certi che un piano educativo biennale nelle scuole superiori, rivolto alla sicurezza stradale, possa dare più risultati. Rivolgiamo un appello al governo Meloni, affinché blocchi l’aggiornamento, così come fatto per gli ultimi due anni, evitando l’ennesima stangata”.