Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaLa Procura di Trento ha riaperto le indagini sul caso di Marco Pantani legato al Giro di Italia del 1999. Secondo quanto si è appreso il nuovo fascicolo, affidato alla pm della Dda Patrizia Foiera riguarda l’ipotesi, come è emerso anche dalle audizioni in Commissione Antimafia, di un presunto giro di scommesse clandestine legate alla Camorra che puntava ad evitare la vittoria del “pirata” nella classifica finale. Il primo a parlare della vicenda fu Renato Vallanzasca, sentito venerdì 12 luglio come persona informata sui fatti, nel carcere di Bollate, dalla stessa pm trentina.Indagine riaperta dopo input della Commissione Antimafia L’indagine è stata riaperta dalla Dda della Procura di Trento guidata da Sandro Raimondi l’anno scorso, anche in seguito agli esiti della Commissione Antimafia secondo i quali bisognava indagare ancora sulle “anomalie” legate all’esclusione dal Giro d’Italia di 25 anni fa di Pantani. Secondo le rivelazioni di Vallanzasca, i racconti e le intercettazioni di alcuni camorristi, la criminalità organizzata campana sarebbe intervenuta per evitare che il “pirata” portasse la maglia rosa fino a Milano. Per questo Pantani, che stava dominando la corsa rosa, sarebbe stato controllato prima della tappa di Madonna di Campiglio, quanto i risultati degli esami antidoping sul sangue prelevatogli di primo mattino, mostrarono un valore di ematocrito di 52, oltre il limite consentito che è di 50. Quel test portò alla squalifica del campione romagnolo e quel giorno, probabilmente, cominciò il suo declino.Loading…La famiglia di Pantani sempre convinta della trappola tesa con il test antidopingIl via alle nuove indagini è arrivato anche dai legali della famiglia del pirata, da sempre convinta della morte violenta del campione e della “trappola” tesa con il test antidoping, che hanno presentato una memoria corposa. L’indagine è a modello 44, ossia senza titolo di reato e senza indagati. Il pm ha comunque già sentito parecchie persone e ne dovrà sentire altre per cercare di ricostruire il presunto giro di scommesse clandestine. Da quanto si è saputo Vallanzasca, che è in condizioni di salute precarie, non sarebbe stato in grado di rispondere alle domande della pm Foiera.
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