Almeno 60 persone sono morte nello
Yemen a causa delle inondazioni causate dalle piogge torrenziali
che ha colpito il Paese dalla fine di luglio mentre 13 risultano
ancora disperse. Lo riferisce l’Onu.
Lo Yemen, in guerra da quasi dieci anni, si trova a
fronteggiare gravi inondazioni causate da piogge torrenziali
quasi ogni anno, mentre i cambiamenti climatici aumentano la
frequenza e l’intensità delle precipitazioni. Dalla fine di
luglio, le inondazioni hanno causato la morte di 36 persone
nella provincia di Hodeida, 9 in quella di Ibb, 8 a Marib e 7 a
Taiz, afferma l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari
umanitari (Ocha) in un rapporto. Almeno 600 persone sono rimaste
ferite solo nelle province di Hodeida e Marib, ha detto l’Ocha,
aggiungendo che un totale di 13 persone risultano ancora
disperse a Hodeida e Taiz.
“Le infrastrutture pubbliche, comprese le scuole, le strade e
le strutture sanitarie, sono state colpite”, si legge ancora nel
rapporto. In totale, secondo la stessa fonte, sono state colpite
38.285 famiglie, ovvero quasi 268.000 persone, secondo le quali
“il maltempo dovrebbe persistere fino a settembre, con ulteriori
allerte per forti piogge”.
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