Quelli che hanno colpito la base
Unifil “dovrebbero essere due missili, da quello che si vede,
lanciati da Hezbollah. Ancora una volta è inaccettabile quello
che sta accadendo e così come abbiamo detto a Israele di
prestare la massima attenzione”, così “diciamo con altrettanta
fermezza a Hezbollah che i militari italiani non si possono
toccare. Se pensano di continuare a fare danni alle basi
italiane hanno sbagliato”. Così Antonio Tajani a Torino. “Pare
che nessuno abbia ferite gravi, si tratta solo di escoriazioni e
un luogotenente pare abbia ferite leggere. Nessuno di loro è in
pericolo” ma “è intollerabile quanto accaduto”.
“Deve essere molto chiaro che questa organizzazione” di
Hezbollah “non può pensare di giocare con le armi, se non le
sanno usare decidano di fare altro. Lo dico con grande
determinazione e fermezza, i militare italiani non si toccano”,
ha ribadito il vicepremier. “La situazione non è facile” ma i
militari italiani “sono nei bunker e non ci sono feriti gravi,
assolutamente, ma questo non significa che non si debba prestare
la massima attenzione, anche se ci sono combattimenti in corso,
nei confronti di forze che hanno garantito la separazione tra
Israele e Hezbollah, sono forze di pace e non di guerra e
proprio per questo motivo nessuno deve toccarle. Noi
continueremo a lavorare perché possano svolgere sempre di più un
ruolo di portatrici di pace. Noi siamo fieri e vicini a tutti i
nostri militari che sono impegnati in Libano, sono la parte
migliore del nostro Paese e sono vicino a tutti coloro che
indossano l’uniforme e sono impiegati in missione all’estero”.
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