12 settembre 2024 | 14.51
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Il duello all’ultimo voto tra Donald Trump e Kamala Harris passa anche per l’endorsement delle star che, come è noto, spostano l’opinione pubblica e, almeno sulla carta, diventano testimonial fondamentali per i candidati americani. Tra i due pretendenti alla Casa Bianca, quella che sembra vincere la partita dei ‘supporters’ famosi è Kamala Harris. Dalla sua parte moltissimi attori blasonati.
A partire da Robert De Niro e Steve Buscemi, tra le star di Hollywood che hanno preso parte a ‘Paisans for Kamala’, domenica scorsa, il live streaming organizzato da italoamericani noti con la finalità raccogliere donazioni per la campagna presidenziale di Harris-Walz. L’endorsement più atteso pro Kamala è arrivato proprio due giorni fa, all’indomani del duello televisivo tra i due candidati: è quello di Taylor Swift, della quale si dice sposti il Pil americano, figuriamoci i voti dei suoi seguaci.
C’è poi il gotha dei volti di Hollywood: George Clooney, Julia Roberts, Barbra Streisand, Jane Fonda, solo per citarne alcuni, tutti a favore della candidata dei democratici. Supporter di Kamala anche Beyoncé, John Legend, Katy Perry, Ben Stiller e, naturalmente, gran parte della comunità afroamericana, come ad esempio il regista Spike Lee, la produttrice Shonda Rhimes e l’attrice Viola Davis.
Ma anche il coté pro Donald non è così scarno. L’endorsement più celebre è quello del magnate Elon Musk, che è stato addirittura indicato da Trump come il prossimo referente (qualora venisse eletto) di una Commissione “per l’efficienza del governo”. Tra gli artisti della scena musicale, si schierano apertamente con l’ex presidente Usa l’artista rap Kanye West, il cantante Kid Rock, la modella, rapper e celebre personaggio tv americano Amber Rose e il cantautore country statunitense Lee Greenwood. Sul fronte cinema sembrano essere con Trump gli attori Chuck Norris e Jon Voight, padre di Angelina Jolie. Mentre a rappresentare il mondo dello sport c’è l’ex pugile Mike Tyson.
A meno di due mesi dalle presidenziali Usa resta, però, il dilemma: serve davvero avere il supporto dei vip? Tutti ricordano l’esposizione di Bruce Springsteen a favore di Hillary Clinton, quando -alle elezioni del 2016 – la leggenda del rock fece un discorso a favore della moglie di Bill Clinton e suonò tre brani, ‘Thunder Road’, ‘Long Walk Home’ e ‘Dancing in the dark’, durante la convention della candidata dem. Peccato però che Hillary perse contro Trump, smentendo i pronostici della vigilia. Per gli scaramantici, un dettaglio da non farsi sfuggire.
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