«Sulla mala movida a Napoli dall’amministrazione comunale finora solo chiacchiere.» Così in una nota il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia commentando l’ultimo episodio in ordine di tempo della ragazza caduta in Via Aniello Falcone.
«Non si può aspettare – ha continuato il presidente Marco Nonno – che accada un’altra tragedia come quella di Guglielmo Celestino, il 19enne precipitato nel vuoto dopo una festa al Vomero nel 2020 più o meno nello stesso punto dove l’altra sera è caduta quella ragazza. Occorre una stretta e controlli più serrati sui locali e una maggiore presenza di forze dell’ordine nei punti più frequentati dai giovani».
«Bisogna cercare di trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di tranquillità dei residenti, dei legittimi interessi degli imprenditori e la necessità che i ragazzi si divertano in sicurezza» hanno detto Luigi Rispoli e Giorgio Longobardi, rispettivamente vicepresidente cittadino e consigliere comunale di Fratelli d’italia. «Questo nell’immediato -hanno continuato gli esponenti di FdI – ma quello che potrebbe rappresentare una svolta decisiva richiede politiche da parte del Comune per favorire ed incentivare l’insediamento di attività tipiche della movida in aree oggi poco sfruttate. Pensiamo al Centro direzionale oppure all’area di Piazza Mercato, dove l’eccessiva concentrazione di giovani, il consumo di alcolici nello spazio pubblico al di fuori dei dehors sarebbe più sostenibile»