Il recente workshop «Cyber-Space e intelligenza artificiale: sviluppare una resilienza comune alla minaccia ibrida nel Mediterraneo allargato», organizzato nell’ambito del progetto «Sicurezza europea integrata: il Piano Mattei nel Mediterraneo allargato», ha segnato un passo importante nella collaborazione internazionale contro le minacce digitali. L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento di Scienze Giuridiche e Politiche dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi, è stata supportata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, mettendo in luce l’importanza della collaborazione tra enti governativi, istituzioni accademiche e il mondo aziendale nella battaglia contro le minacce informatiche.
L’apertura dei lavori è stata affidata al dott. Marco Belli, Direttore Generale di Unimarconi, a cui sono seguiti gli interventi di figure di spicco nel campo della sicurezza informatica e dell’intelligenza artificiale: Francesco Anghelone, Coordinatore Scientifico dell’OSMED; Mario Caligiuri, docente universitario; Giuseppe Zuffanti, rappresentante dell’ESDC; Stefania Giannetti dell’ENEA; Selene Giupponi di Resecurity Inc.; e Bruno Frattasi, Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. A moderare Claudio Lisi, Cyber Security Manager.
Durante la conferenza, è stata evidenziata l’importanza cruciale di collaborare e adottare una strategia multidisciplinare per affrontare le complessità legate alla cybersicurezza e all’intelligenza artificiale. Questi campi, fondamentali per l’avanzamento tecnologico, rappresentano anche fonti di rischi emergenti. In conclusione, Bruno Frattasi ha sottolineato la necessità di creare infrastrutture digitali robuste, capaci di proteggere efficacemente sia i cittadini che le infrastrutture vitali, segnando la via per un impegno collettivo verso una maggiore sicurezza nel Mediterraneo allargato.