«La recrudescenza degli attacchi terroristici di Hamas ci preoccupa non poco. La comunità occidentale si è schierata, in modo netto, contro questi vili attentati che mietono vittime innocenti e che rischiano di scatenare, in tutto il mondo, un circolo infernale di attentati da parte di lupi solitari ed emuli, come accaduto poche ore fa in Belgio. Il contesto internazionale è troppo frastagliato e il Medioriente è una polveriera. Per pacificare l’area serve chiarezza anche, e soprattutto, dall’Arabia Saudita che non può continuare a trincerarsi dietro un ostinato silenzio. Il Paese saudita, che rappresenta la maggior potenza del mondo arabo ed è leader del movimento sunnita, deve dire chiaramente da che parte sta»
È quanto afferma l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale e direttore dell’Osservatorio di politica estera di Cpi.
«Serve un intervento diretto del governo italiano e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Convochi l’ambasciatore saudita a Roma o, in alternativa, si invii, tramite un nostro rappresentante diplomatico, una nota al governo di Riad con cui si chiede una posizione netta e ufficiale sulla causa palestinese e sulle loro aspirazioni di autodeterminazione, esprimendosi anche, una volta per tutte, sulle azioni criminali di Hamas».
«L’Arabia Saudita ha il dovere internazionale di ufficializzare la propria posizione, nell’ottica dei negoziati di pace e cooperazione economica con Israele, volti alla creazione di un Medioriente sempre più competitivo sullo scenario mondiale. È intenzionata – chiede Tirelli – a negoziare il suo 50ennale appoggio ai palestinesi in cambio del perfezionamento di un proficuo trattato per una cooperazione economica e politica nell’area? Bisogna isolare a tutti i costi Hamas. È inconcepibile la formazione di uno Stato jihadista all’interno del perimetro di Israele. Solo con la creazione di un cuscinetto militare nella Striscia di Gaza e l’eliminazione fisica delle cellule terroristiche si può raggiungere la pace».
«Il Governo italiano inizi pertanto a far sentire la propria voce. A Milano, nella giornata di ieri, i giovani arabi di seconda generazione inneggiavano a Hamas. Giorgia Meloni dia un segnale e ordini l’espulsione di chi appoggia i terroristi. Bisogna bocciare, inoltre, le richieste di asilo presentate da arabi e tunisini. La presidente del Consiglio si dia, finalmente, una scossa. Era stata votata per dare risposte nette, severe e precise. Invece, la sua azione ci sembra più blanda del governo giallo-verde», conclude Tirelli.