«Siamo costretti a prendere atto che continua la scia di sangue, ancora morti sul lavoro, nella mattinata di ieri è morto un operaio di 35 anni del settore edile ad Afragola». Lo dichiara il segretario della UGL di Napoli, Gaetano Panico. «Basti pensare che nel 2023 ci sono state 1041 denunce mortali sul posto di lavoro con una media di tre morti al giorno e quest’inizio del 2024 ha continuato nella stessa direzione dalla strage di Brandizzo al crollo nel supermercato di Firenze», sottolinea. «È fondamentale che vengano prese tutte le iniziative atte ad evitare simili incidenti in futuro, si devono potenziare i controlli da parte dell’ispettorato del lavoro, organo preposto sulla regolarità dei contratti e sul rispetto delle norme di sicurezza per fare emergere il lavoro sommerso, non è concepibile che ancora oggi si muore “di lavoro”. Nel contempo si devono prevedere percorsi di formazione obbligatori con verifica finale delle competenze acquisite», conclude